Archive for marzo, 2017

questa notte (il mostro verde) (devo scriverne veloce)

la tua testa sbatacchiavo contro il muro

più e più volte (come la fronte mia contro la finestra, 5 dicembre 2013).

oggi la bionda con caschetto mi chiede il tuo contatto

trasalisco abbozzo fumo tra telecamere due non inquadrata,

ma dopo averlo scritto su foglietto (a memoria, insospettisce),

ah, tutti i miei attaccamenti,

ah, come sfrignettavo ieri,

non potendo sottopormi a terapia che li annienta,

ah, l’attaccamento a procedura antiattaccamento,

e allora tolgo i gruppi di whatsapp, io li odio,

allora biotrituro con dovizia,

malnata me,

sostiene brezsny:

Stai fantasticando su ciò che non hai e non puoi fare invece che su quello che hai e puoi fare? In tal caso, ti prego di portare il “ce l’ho” e il “posso fare” almeno al 51 per cento (l’80 per cento sarebbe meglio). Hai passato più tempo a criticarti che a prenderti cura di te? Se è così, porta il livello di cura di te stesso al 51 per cento (l’85 per cento sarebbe meglio). Stai flirtando con un coraggio difensivo che ti fa temere quello che tutti pensano di te e si aspettano da te? Se è così, ti invito a coltivare per il 51 per cento del tempo il coraggio di fare ciò che è giusto per te, indipendentemente da quello che gli altri si aspettano (per il 90 per cento del tempo sarebbe meglio).

adesso penso un poco.

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mumble

oppure, io per prima acidina?

e, tuttecose non ricordo, non figuro, non capisco, più.

tutti i mondi lontanissimi, loro muovono le labbra, e non decifro.

c’è ritorno? o, sono quello che era in nuce?

son psicosi, mentre tolgo i fili d’erba uno ad uno?

e domani faran bene, dieci ore in compagnia?

tutto il legno scaricato (abete, lamellare), tutto il legno che cadrà (olivo, rami)?

ciò che ho smesso di pensare, è mai esistito? e può accadere? può?

la risposta, sta nel fine settimana, con lo shastri?

quelo dixit?

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depurarsi:

dà da pensare la neocollega in prova, che lascia un appunto a sottolineare

mia mancanza, supponendo che non torni per scoprire.

uno, piccolezza&infamità;

due, il mio morboso attaccamento, uno tra i molteplicissimi,

a lavoro che mi ha ghermita;

tre, quanto mi piaccia, alla fin fine, esserlo (ghermita).

e quanto mi manchi esserlo (ghermita), e come sia difficile farlo (ghermirmi).

io perlopiù evanesco.

lavorarci. solitudo incancrenita.

quanto la gente poco capisca come per me sia complicato, inarrivabile,

lo ammetto, fare tutte le piccole cose, che tutti sanno fare.

tutti i mangiati, i lavati e gli stirati. tutti i mantenuti, tutti i famigliati.

io stamani, sulla pancia, una zecca.

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ci vuole un’altra vita

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ready steady go

sette nocciole e cinque noci, e cinque biscottoni se passano la sera,

mutande uno calzini uno, maglietta tecnica, maglietta e pantaloni

pro pigiama, altimetro e contapassi, la lumix, due bottigliette d’acqua,

il coltellino svizzero la lampada frontale, biglietti treno due, la stampa

dei sentieri, patente e passaporto, fazzoletti, telefono e caricatore,

spazzolino dentifricio deodorante cremina e flaconcino di sapone,

giacca a vento, agendina e penna, occhiali da sole, scaldacollo,

accendino e sigarette, sacchetto pronto ad ospitare focaccia e/o farinata,

soldi e spicci e bancomat, cingomme e tictac, le chiavi della macchina,

la voglia di partire, direi che ho preso tutto.

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partire!

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ci vuole un giorno per entrare nella francia

e se il 14 mi (è) libero mi reco.

per i giardini hanbury in quel di ventimiglia

per il carrefour a menton

per la ricerca di pain au chocolat ma bianco

(sostiene la collega esista a rennes)

per croque monsieur et les escargots per gisby.

per, sopra_tutto, non starmene da sola, qui, quel giorno.

oppure sul piglione vista mare, con un dolcetto e candelina.

mi piace il mio lavoro, mi spiace di sognarlo tutta notte.

mi piace quel che faccio, mi spiace che mi tolga tutto il resto.

ho smesso di ascoltare radio3 e h24 è radio_me,

mi piacerebbe smetter di pensare, giusto un po’, di pensarmi,

e galleggiare in qualche mare, le orecchie sott’acqua,

all’orizzonte spiaggia e alluci.

spiaggia e alluci

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selodicité

pesci

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giorno libero

giorno libero

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