dici,
sei innamorata, volte tre, diniego, che lo conosco appena, e, e, e.
supponi,
poco velato, di fare un figlio con l’altra,
chiedi,
inopportuno,
faresti un figlio con me?
chiosi,
indelicato,
l’avresti fatto?
come che a dire, non sono in tempo, più.
lo strazio che implode, è,
un ti voglio bene, grrr, rompi ossicina, occhi di pesca,
mi trascino l’indomani nelle poste (oggi), nelle coop,
nelle farmacie, nelle case d’infanzia, nel prelavoro rifugissimo
nell’è meglio così, nel giorno del tuo compleanno,
nel finire per sempre, e mai più.
7aol0 said
Volutamente o no, mi sembrano domande per mantenere un possesso psicologico su di te che uno che ti vuole bene (e non contraccambia offrendosi al contempo) non dovrebbe porre in essere. Decifrati… e riduci i rapporti con lui a livelli omeopatici, oltre a farti perdere tempo, ti fa stare male. Utilità?!
awakeat4am said
utilità nessuna, ma è finita, posso dirlo. tanto da coltivare innocua cottarella per un altro, e da preferire la disintossicazione, all’omeopatia.
7aol0 said
Fai bene. M’è scappato il commento perché non sopporto le scorrettezze e i giochi non equi, soprattutto se… finisco la frase un’altra volta. 😉 Buon riposo lavoratrice. 🙂